Il pluralismo confessionale “neutralista”: parametro dominante della legislazione ecclesiastica “transitoria” in Montenegro.
“Neutralist” confessional pluralism: a dominant parameter of “transitional” ecclesiastical legislation in montenegro.
Author(s)
Vecchi, FabioDate
2019-04Discipline
Derecho canónicoKeyword(s)
Legge di transizionePluralismo
Confessioni
Comunità denominative
Transitional law
Religious communities
Confessional pluralism
Abstract
Il Montenegro ha condiviso con le altre ex repubbliche di Jugoslavia
una lunga transizione istituzionale, avviata negli anni Novanta dello scorso secolo.
L’ordinamento giuridico del piccolo Stato dei Balcani occidentali ha segnato
una significativa trasformazione ispirata ai modelli socialdemocratici di riconoscimento
e tutela delle libertà fondamentali e dello Stato di diritto. A tutt’oggi,
tuttavia, il processo di traslazione verso la democrazia non sembra compiuto.
Anche la legislazione sulla libertà religiosa (l’attesa e non ancora definita legge
generale sulla libertà religiosa ed il numerus clausus di Comunità religiose munite
di intesa con il governo) offre una prova evidente delle attuali difficoltà.
Si tratta di segnali di una transizione in divenire che in questi ultimi anni
ha perso smalto per motivi post-ideologici, di ordine culturale. Anche su tale
settore di libertà giuridiche il legislatore di Podgorica dovrà intervenire con maggiore
convinzione, in vista dell’ingresso del Montenegro, nel 2025, nell’Unione
Europea. Montenegro shared with the other former republics of Yugoslavia a
long institutional transition, initiated in the nineties of the last century. The legal
order of the small State of the Western Balkans has marked a significant transformation,
inspired by social-democratic models of recognition and protection of
fundamental freedoms and the rule of law. To this day, however, the process of
shifting towards democracy does not seem to have been fulfilled. Even the legislation
on religious freedom (the expectation and not yet defined general law on
religious freedom and the numerus clausus of religious communities enjoying an
agreement with the government) offers clear evidence of the current difficulties.
These are signs of a transition in progress that in recent years has lost brilliance
because of post-ideological, cultural reasons. Even on this area of legal freedom,
Podgorica’s legislator will have to intervene with greater conviction, considering
the entry of Montenegro, in 2025, in the European Union.